venerdì 14 ottobre 2011

L'Argilla Parte 2



Le proprietà terpeutiche dell'argilla sono note sin dall'antichità.

Nell'antica Cina e nella India venivano commercializzate speciali tavolette di argilla esseccata, come un rimedio per molti sintomi della carenza di minerali nel uomo.
Un speciale siggillo, un prototipo del "marchio di qualità" di giorni nostri, veniva usato per la polvere d'argilla scavata dall'isola greca di Lemno, che veniva inviata in tutto il mondo antico. L'apprezzamento di cui godeva questa particolare terra lemnica era tale che essa veniva pagata piu' dell'oro.
I medici dell'antichità ritenevano l'argilla medicamento sovrano: cosi importante che il naturalista romano Plinio il Vecchio le dedicò un intero capitolo nella sua Storia Naturale.
Galeno, il celebre anatomista greco, non mancava mai di elogiarne le molte proprietà. Mentre "principe dei medici", Avicenna, ne raccomandava l'uso per contrastare quasi ogni male.
Tanti sottolineavano la straordinaria forza curativa dell'argilla: proprietà antinfiammatorie, disintossicanti, emostatiche, astringenti, cicatrizzanti.
Inoltre, visto che anche nell'antichità la bellezza era tenuta in gran conto, illustravano come utilizzare queste terre per rendere liscia e luminosa la carnaggione del viso e la pelle del corpo.

Impiegata come rimedio essenziale per la salute dell'uomo sin dalla notte dei tempi, l'argilla, almeno nella magioranza dei Paesi cosiddetti progrediti, viene dimenticata a mano a mano, per lasciare il posto ad altri medicamenti piu' alla moda che, fosse, presentavano una maggior facilità d'uso e assecondavano la tendenza ad abandonare le cure naturali in favore di terapie piu' legate all'artificaiale.
"...L'approfondamento delle mie sperienze mi ha consentito di ampliare le conoscenze delle reazioni dell'argilla e ho scoperto che per molti disturbi non vi e medicina che agisca con altrettanta efficacia e facilità dell'argilla" (Sebastian Kneipp)

Nell nostro secolo l'argilla venne nuovamente, e ingustamente, trascurata nel periodo del grande boom dei farmaci di sintesi: un errore al quale si cerca oggi di rimediare restituendo a questo straordinario medicamento il ruolo che indubbiamente gli compete. Ruolo che, finalmente, è oggi suffragato da studi, dati clinici e osservazioni scentifiche che confermano quanto millenni di esperienza avevano accertato.

Continua............... 

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